Tendenze food 2021: ecco cosa porteremo in tavola

Il nuovo anno è iniziato da poco, ma abbiamo già delineato le tendenze food 2021 e alcune vi stupiranno! La pandemia ha distrutto settori interi, ma ha fatto nascere la voglia di investire nell’ambiente, nella natura e anche nell’intelligenza artificiale.

Queste, secondo noi, le tendenze food 2021:

Possiamo dirvi che finalmente si smuove qualcosa: le grandi multinazionali e le industrie agroalimentari stanno iniziando un percorso più green! Alcune hanno iniziato dallo studio del packaging, utilizzando materiali certificati provenienti da filiera sostenibile e riciclando ancora di più, altri dall’attenzione alle energie rinnovabili e questo trend sarà sempre più forte nel 2021.

E’ di qualche giorno infatti la news che anche il colosso svedese IKEA (non proprio azienda alimentare) da sempre attenta al mondo green, abbia deciso di mettere sul mercato i pezzi di ricambio dei suoi mobili per sostituire e non cambiare continuamente mobili! Come IKEA siamo certe che tante altre imprese, in tutti i settori, si adegueranno e capiranno l’importanza di cambiare marcia verso il minor impatto ambientale.


Nel mondo del cibo ci saranno tante novità e alcune sono già tra noi. 

Per prima cosa si rifaranno vivi i climatariani. Ingredienti e food a km zero, rispettosi dell’ambiente e soprattutto della stagionalità. Puntare su questo tipo di cibo per noi è davvero importantissimo.

Ma non solo natura! E’ inevitabile la digitalizzazione della catena alimentare, uno sviluppo che porterà l’intelligenza artificiale a creare e a produrre alimenti. Diverse sono infatti le startup e le multinazionali che hanno posto grande attenzione all’AI per potenziare al meglio la produzione.

Anche la trasparenza sarà un argomento importante per produttori e consumatori. L’origine dei prodotti e le tecnologie di autenticazione saranno un punto fermo per le aziende produttrici che dovranno essere pronti a impiegare blockchain e nuove tecnologie.

Nelle tendenze food 2021 ci sarà l’introduzione sulle tavole degli insetti. Probabilmente si inizierà con farine e affini e noi l’avevamo già detto in un articolo che trovate qui. E’ inutile storcere il naso, succederà perché è già qui. E’ un processo naturale. A pensarci bene gli insetti sono cibo a basso impatto ambientale e soprattutto hanno molte proprietà nutritive! Noi non siamo particolarmente entusiaste, ma si può sempre scegliere di diventare vegetariani o vegani.

E poi il superfood, alimenti che offrono benefici immunitari e che aiutano a contrastare i malanni di stagione. Rafforzare le difese immunitarie sarà un must, anche attraverso il cibo. Le nuove tendenze food 2021 ci porteranno a conoscere i frutti che arrivano da lontano. Primi fra tutti il buriti e il camu-camu dell’Amazzonia che diventeranno veri protagonisti dei nostri mercati.

Quest’anno assisteremo anche al vero boom del settore biologico, uno dei pochi a non aver subito la crisi pandemica. 

Si stima anche nel 2021 le persone si avvicineranno sempre di più alla natura. Complice la pandemia e la poca possibilità di spostarsi, si proverà a riavvicinarsi alla madre terra e si riscoprirà la voglia di raccogliere erbe e piante spontanee nei boschi e nei prati. Veri e propri ingredienti che possiamo utilizzare nelle nostre ricette quotidiane.  

E infine siamo certe che crescerà ancora il food delivery! Nel 2020 è stata la salvezza di tanti. Nel 2021 continuerà a crescere

E voi cosa pensate?

15 commenti su “Tendenze food 2021: ecco cosa porteremo in tavola

  1. Si sono d’aqccordo, credo che il 2021 sia l’anno del green, della sostenibilità, della spesa intelligente e consapevole.
    si è molto parlato dei danni del pianeta e molte aziende (soprattutto nel food) si stanno gia muovendo su quella direzione!

  2. sono convintissima che un approccio più green in tutti gli aspetti della nostra vita sia doveroso e necessario per salvaguardare il nostro pianeta. Quello che un pò mi spaventa a proposito invece dei frutti tropicali che avrebbero proprietà immunitarie è che potrebbero deventare dei boomerang e causare ulteriore deforetazione (già la foresta amazzonica è massacrata per farla diventare pascolo) per creare coltivazioni intensive di buriti e camucamu. Gli uomin sono ingordi… abbiamo già visto cosa è succeso cn l’avocado.

  3. Ovviamente m’incuriosiscono un sacco i superfood. Sono favorevole allo sviluppo del food delivery. Pandemie a parte è confortante sapere che, se per qualche motivo non posso andare a fare la spesa, qualcuno me la porterà comodamente a casa. C’è chi dice che così non si acquisteranno più le cose a impulso ma non ne sono convinta. Qui entrano in gioco i pubblicitari che dovranno essere bravi a convincerci di aggiungere il loro prodotto al carrello della spesa virtuale.

  4. Io sono convinta che moltissimi riscopriranno l’arte di coltivare e avere un orto a km zero quest anno.Gia io ho in mente di mettere nei vasi di fiori delle piantine di pomodorini

      1. Sono Delle notizie meravigliose. Ho notato anche io questo ritorno al Green e un occhio più attento al biodegradabile. Io cerco di fare sempre il possibile per essere sostenibile, ma un aiuto dalle grandi aziende è un passo enorme ????

  5. Sono veramente felice che tu abbia voluto sottolineare l’importanza della svolta ecologica attualmente in atto. Non se ne parla mai abbastanza e finalmente il cambiamento pare sia in natto. Non si poteva più proseguire con metodi “antichi” (e a tal proposito anche io sono particolamente soddisfatta a fronte della svolta promessa da IKEA).

  6. Credo anche io che si andrà sempre di più nella direzione dei cibi a km zero e a prodotti biologici. Credo anche che siano più salutari e naturali. Però sono sicurissima che non mi abituerò mai all’introduzione degli insetti, ne ho il terrore quindi non riuscirei proprio a mangiarli.

  7. Penso che sia doveroso e necessario. Dobbiamo aprire gli occhi e la mente e smettere di mangiare solo cibi realizzati da grandi case di produzione. Io nel mio piccolo cerco ogni giorno di più di avvicinarmi ai prodotti a km 0 o comunque regionali/nazionali o ancora europei. Inoltre, stagionali. Un’ultima cosa…cerco di evitare prodotti avvolti in mentri di plastica o di prendere la borsa di plastica per pesare i cibi.

  8. L’importanza di avere un impronta più green e sostenibile finalmente sta prendendo sempre più piede anche in Italia e ne sono felicissima. Meno invece di sentire che sarà l’anno dell’implemento degli insetti a tavola, non sono una fan anche se nella vita si deve provare tutto. Sono invece curiosa dei superfood che compreremo!

  9. Spero che prevalga nei prossimi anni il consumo di prodotti bio e a km 0. Ho letto pochi giorni fa che le Marche, la regione in cui vivo, aspirano a diventare la regione più biologica d’Italia. Una bella notizia! Sono molto diffidente, invece, su insetti e cibi che provengono da lontano perchè l’impatto sull’ambiente, a causa del trasporto, sarebbe negativo.

  10. Sono molto contenta che ci si accorga dell’importanza di una svolta green nelle nostre abitudini. Acquisto molto volentieri prodotti con caratteristiche di riciclo o a chilometro zero. Cerco, nel mio piccolo, di contenere i consumi e mangiare sano, ma gli insetti, proprio non ci riesco! Ho assaggiato le cavallette ad Hong Kong, ma non posso inserirle nella mia alimentazione quotidiana!

  11. Molto interessante! Avendo un trascorso da cuoca, mangio sempre tutto di stagione e nei limiti del possibile a km 0. In Messico ho praticamente mangiato solo insetti, anche perchè la loro salsa alle formiche la mettono ovunque! E devo dire che non è stato così terribile come immaginavo!

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