Procida, capitale della cultura 2022: 7 cose da non perdere

Procida, capitale della cultura 2022, era un sogno nel cassetto che avevamo da tempo. Uno di quei posti segnati su una lista che diventa ogni giorno più lunga e che speriamo di riuscire ad esaurire il più possibile. Quando abbiamo scelto, in tempi non sospetti, di fare il nostro on the road in Costiera amalfitana avevamo certamente pensato di visitare la piccola isola di Procida, nel cuore del Golfo di Napoli. Una visita fugace, ma intensa.

La sua superficie totale di 3,7 km quadrati ci aveva fatto programmare una gita andata e ritorno di un giorno. Sì ci siamo dette: l’isola è piccola si gira benissimo in poco tempo… a piedi. Ma più si avvicinava il momento di partire e più pensavamo a restare almeno una notte sull’isola. Volevamo vedere i colori di alba e del tramonto e soprattutto volevamo fare colazione vista mare.

Così qualche giorno prima di partire per il nostro viaggio abbiamo chiamato il B&B L’isola del Postino, sita a due passi dal porto di Procida, e siamo state fortunate. Abbiamo trovato una stanza ampia con vista mare e non ce la siamo lasciata scappare. Quello che volevamo era tutto a portata di mano. E siamo partite con la consapevolezza di passare 3 giorni in una delle isole più belle del d’Europa.

COME RAGGIUNGERE PROCIDA E QUANTO COSTA IL TRAGHETTO?

Ci siamo imbarcate su un traghetto della CAREMAR al molo di NAPOLI PORTA DI MASSA. Dopo circa 40 minuti siamo arrivate a Procida. Un’altra alternativa è raggiungere Procida da Pozzuoli o da Ischia. Se avete in programma di andare a Capri ecco, sappiate che non è possibile raggiungere Procida da Capri.

Il biglietto del traghetto è stato acquistato online qualche giorno prima, per evitare code e assembramenti in biglietteria, ma se volete risparmiare i diritti di prevendita, sappiate che è possibile acquistarlo anche al momento della partenza.

Il viaggio è stato veloce e puntuale, ci siamo trovate bene. Le norme anti COVID sono state ben rispettate dalla compagnia, un po’ meno dalle persone che spesso si toglievano la mascherina, ma in definitiva è stata un’esperienza positiva. Se non si è residenti sull’isola, NON è possibile imbarcare l’auto.

Il costo totale per 2 persone per il viaggio di andata e ritorno, senza bagagli superiori ai 20 kg e senza auto è stato di 54 euro.

DOVE PARCHEGGIARE AL PORTO DI NAPOLI

E questo è un grosso problema. Come scritto nel paragrafo precedente, non è possibile imbarcare l’auto, a meno che non si è residenti a Procida, dunque occorre trovare una soluzione sicura per lasciare l’auto più di 24 ore. Abbiamo cercato qualche garage online e abbiamo chiamato, ma nessuno ci ha dato la sicurezza di lasciare la macchina con il baule pieno a scatola chiusa. Non è stato un problema economico, ma anche questo punto di vista conta. Tenete presente che un garage privato chiede circa 15-20 euro al giorno. I prezzi variano in base alla zona. Più sei vicino al porto, più costano.

Ma quello che non ci è piaciuto è il fatto di dover lasciare le chiavi della macchina al parcheggiatore e la non trasparenza delle azioni. Non sappiamo dove poi porteranno l’auto e avendo lasciato gran parte dei bagagli nel baule non ci siamo proprio fidate.

Abbiamo rimediato lasciando l’auto a casa di parenti che abitano in zona e che poi ci hanno accompagnato al porto. Dunque se volete fare il giro delle isole e avete la macchina, potete provare ad imbarcare l’auto per Ischia, fermarvi qualche giorno lì e poi andare a Procida senza auto. Se invece siete a Napoli, come noi, ci sentiamo di suggerirvi solo garage con possibilità di prenotazione e con videosorveglianza attiva.

DOVE DORMIRE A PROCIDA – capitale della cultura 2022

Siamo sbarcate in una calda mattina di settembre e ci siamo subito guardate intorno. C’è una lunga via di fronte al porto costeggiata da tante casette colorate. I colori sono pastello, luminosi e allegri. Qui le persone stendono ancora i panni sui fili in strada e le insegne dei negozi sono antiche e in tanti casi sono scritte a mano. Il rosa e il giallo sono i colori predominanti.

Noi abbiamo solo un bagaglio piccolo e lo zaino fotografico. Ci avviamo verso B&B L’isola del Postino e scopriamo che è proprio la prima costruzione sulla via principale. Abbiamo le finestre vista mare, davanti al porticciolo di Procida. Un sogno.

La stanza è ampia e ha tutti i confort. Ambiente pulitissimo, bagno grande con doccia idromassaggio, il letto è grande e comodo. Internet funziona bene, c’è un ottimo impianto di aria condizionata e la colazione viene servita obbligatoriamente in camera. L’ordine della colazione si fa via whatsapp scegliendo anche l’orario – sempre rispettato. Colazione impeccabile e abbondante! Abbiamo apprezzato tutto del B&B anche il suono dei gabbiani e del mare la mattina presto.

E ora .. la nostra classifica con le 7 cose da non perdere.

1. LA LINGUA DI PROCIDA

La prima cosa che vi suggeriamo di fare è ASSAGGIARE LA LINGUA DI PROCIDA, un dolce tipico delicatissimo e buonissimo. In poche parole è una sfoglia farcita con poca crema pasticciera profumata al limone di Procida. L’abbiamo presa per colazione, ma è buona a tutte le ore del giorno. Ci è spiaciuto non poterne portare qualcuna a casa, ma non avrebbe retto al viaggio. Dove mangiarla? Bar del Cavaliere – Via Roma.

2. IL GIRO DELL’ISOLA IN BARCA

La seconda cosa che dovete assolutamente fare è il giro della Capitale della Cultura 2022 – Procida con la barca. Noi abbiamo scelto un tour privato su una piccola barca. Noi e il barcaiolo. Nessun altro.

Volevamo un giro dell’isola con qualche fermata per fare il bagno al largo e abbiamo trovato il Sig. Franco, marinaio in pensione che ha acquistato la vecchia barca di Peppino Di Capri e ci ha accompagnato nel nostro giro.

Ci ha raccontato aneddoti di gioventù e si è fermato in 3 posti splendidi per farci nuotare un po’.

L’uscita è durata più o meno 3 ore ed è stata un’esperienza davvero indimenticabile e che consigliamo di fare assolutamente.

3. MARINA DI CORRICELLA

Nato come villaggio di pescatori, oggi è il luogo più famoso e più visitato di Procida. La sua fama non ha eguali ed è un luogo magico. Noi ci siamo state a tutte le ore del giorno: mattina, pomeriggio e sera e nonostante fosse settembre, abbiamo trovato abbastanza gente.

La striscia di case colorate color pastello sovrastano i tantissimi locali e ristoranti che servono ottimo pesce. Noi abbiamo mangiato al FUEGO e ci siamo trovate benissimo. Ci siamo tornate per due sere di fila. Il momento migliore per visitarla? La sera. Ma se volete fare delle foto davvero meravigliose… andate al punto successivo

4. TERRA MURATA

La zona più alta dell’isola! Bello il borgo e abbastanza faticosa la salita che porta alla Chiesta e al Castello. Ma è proprio qui a Terra Murata che si scatta la foto più famosa dell’isola. In altre parole il posto più instagrammato di Procida, Capitale della cultura 2022.

Dall’alto Marina di Corricella è semplicemente un’opera d’arte. Lascia senza fiato. Consigliamo di salire a piedi fino al Monastero di Santa Margherita Nuova verso l’ora del tramonto! Il Belvedere è proprio qui. Nelle giornate più nitide è facile vedere anche il Vesuvio.

E .. se siete fortunati provate a fare un volo con il drone! Noi abbiamo trovato un tempo splendido, ma troppo vento per fare riprese. Sarà per la prossima volta.

5. MARINA DI CHIAIOLELLA

La parte opposta rispetto a Marina Grande è Marina di Chiaiolella, la zona con più spiagge di Procida. Noi ci siamo state una mattina per vedere da lontano l’isolotto di Vivara, riserva naturale, collegata a Procida da un ponte.

Da questo piccolo porto partono diversi tour dell’isola. La zona è caratterizzata dalle tipiche case con i colori pastello, ma ci è sembrata una zona più tranquilla e con meno movida rispetto alla Corricella. Tuttavia non essendoci state di sera, non possiamo dirlo con certezza.

6. MARINA GRANDE

Visitare Procida, capitale della cultura 2022, vuol dire anche visitare Marina Grande. E’ la zona del porto e tutti arrivano e ripartono qui. La zona è facilmente visitabile a piedi e ci si mette più o meno mezz’ora per vederla bene.

Belle le case colorate e le vie strette che portano al Centro Storico fino a Terra Murata. Passeggiata in salita di circa 15 minuti.

7. LA SPIAGGIA DELLA LINGUA

Ma il bagno? La spiaggia? Il sole? Sì si può fare tutto. Le spiagge di Procida sono per lo più composte da piccoli sassolini. Noi ci siamo trovate benissimo con degli scarpini da scogli acquistati un paio d’anni fa. La spiaggia dove siamo state noi è quella più vicina a Marina Grande, dunque ci sentiamo di consigliarvi la spiaggia della Lingua.

E’ possibile affittare dei lettini, ma niente sdraio e niente ombrelloni. La spiaggia è nata come LIBERA. Acqua cristallina e bar della spiaggia che cucina dei piatti semplici, ma veramente gustosi. Qui abbiamo trovato il sig. Franco che ci ha portato a fare il giro dell’isola.

PIXDIARY di Procida Capitale della cultura 2022

Elsa Morante descriveva così l’isola:

“La mia isola ha straducce solitarie chiuse fra muri antichi, oltre i quali si stendono frutteti e vigneti che sembrano giardini imperiali. Ha varie spiagge dalla sabbia delicata e chiara, e altre rive più piccole, coperte di ciottoli e conchiglie, e nascosta fra grandi scogliere”.
Elsa Morante, 1957

VIDEO

8 commenti su “Procida, capitale della cultura 2022: 7 cose da non perdere

  1. Vedo che la lingua è un tema ricorrente a Procida 😀 Infatti la prima cosa che farei sarebbe proprio assaggiare il suo dolce tipico, di cui non conoscevo l’esistenza. Spero di andarci presto!

  2. Confermo, la lingua procidana è buonissima! Hai provato la variante classica al limone o quella al cioccolato? Anche io sono stata a Procida ad agosto, per me è diventata l’isola del cuore. Sicuramente ci tornerò anche l’anno prossimo!

  3. Che splendore Procida! Mi piacerebbe tanto visitarla insieme alle altre isole partendo da Napoli ma vedo che il problema del parcheggio non è affatto da sottovalutare! Mi informerò bene a riguardo!

  4. Prima di tutto complimenti per le bellissime foto di questo articolo… mi avete fatto letteralmente innamorare di Procida. Sapevo che l’isola di Procida è forse quella meno ”caotica” tra le isole campane e quella che ha saputo mantenere un aspetto più genuino. Non conoscevo la Lingua di Procida ma sembra un dolce davvero davvero ottimo.

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