Lavorare in smartworking è ormai una realtà per tanti e se anche voi come noi avete provato almeno una volta l’esperienza del lavoro agile, potete assolutamente capire perché stiamo scrivendo questo post.
La modalità di lavoro agile è una modalità che tanti hanno scoperto quest’anno durante la pandemia, ma che potrebbe essere la soluzione ottimale in termini di flessibilità anche quando il periodo di emergenza sarà definitivamente archiviato.
Provate a pensare a come potrebbe essere lavorare in smartworking per qualche mese all’anno ad esempio. Provate adesso a pensare a come potreste organizzare la vostra vita sulla base di una modalità di lavoro che permette a tutti di viaggiare e lavorare allo stesso tempo. Ma andiamo con ordine. Siete sicuri di sapere davvero cos’è lo smartworking?
Cos’è lo smartworking?
E’ stato scritto di tutto sullo smartworking: c’è chi sostiene che lavorare in smartworking non porta a niente, chi dice che chi lavora da casa in realtà non fa nulla, chi racconta che invece si lavora di più.
Nella confusione del momento possiamo dire che non sia facilissimo capire in che modo si lavori con questo sistema, e soprattutto difficile per coloro che fanno lavori distanti dal mondo digitale.
Noi lo facciamo ormai da quasi 3 anni e possiamo raccontarvi la nostra esperienza, ma prima iniziamo a dire che lo smartworking è una modalità di lavoro regolamentata dalla Legge 81/2017. Non è dunque nato con il COVID, c’era già solo che non era ancora così diffuso.
Lo smartworking prevede la prestazione di lavoro presso il proprio domicilio, residenza o qualsiasi altro posto che può garantire un discreto grado di riservatezza.
Dunque non si è obbligati a lavorare da casa, tecnicamente si può lavorare anche da bar, centri commerciali, spiagge, stazioni, baite di montagna, seconde case, resort ecc ecc …
Strumenti di lavoro
Il datore di lavoro non è tenuto a dare strumenti di lavoro, dunque per lavorare in modalità smartworking dovete avere un vostro computer, notebook, tablet o qualsiasi altro strumento che vi permetta di lavorare garantendo le stesse prestazioni di quando si lavora in presenza.
Ma attenzione, non è tutta una pacchia. E’ comunque una modalità di lavoro non esente dalle regole. Ci sono le fasce di reperibilità, gli obiettivi da raggiungere, la durata, l’obbligo di astensione o di disconnessione obbligatoria, non sono riconosciute ore di straordinario e non esistono i buoni pasto, ma in generale è una modalità davvero flessibile che permette di incastrare bene gli impegni di famiglia e lavoro.
Per questo è la modalità di lavoro preferita dai travellers, dagli informatici o dai cosidetti nomadi digitali.
Luoghi perfetti per lo smartworking
Ma se si potesse lavorare davvero da qualsiasi luogo, voi da dove vorreste lavorare? Questa è la nostra personalissima classifica
- Castelfalfi (FI) uno dei posti più belli mai visti. Ne abbiamo parlato in un nostro articolo e ci piacerebbe davvero poter passare qualche mese all’anno tra le splendide colline di Castelfalfi. Ma siamo fortunate, viviamo qui vicino e non è così impossibile.
- Uno chalet di montagna: pace, tranquillità, silenzio, natura. Qui c’è tutto quello che serve per un ottimo rendimento lavorativo e per ritrovare il giusto equilibrio mentale. Ottime le passeggiate all’aperto per staccare la spina.
- Paradiso tropicale – per riprendersi completamente e dare il massimo consigliamo un periodo in un resort con tutti i confort e tutti i servizi necessari ad un periodo lavorativo con vacanza abbinata.
- Cotswolds UK – luoghi da fiaba che vorremmo visitare presto e che potrebbero rivelarsi ideale anche per lavorare. Tranquillità assicurata e diversi itinerari per conoscere questi piccoli villaggi nascosti tra le colline inglesi.
- California – uno dei posti visitati di recente che ci è piaciuto di più, per clima, paesaggi e opportunità. Abbiamo percorso tutta la highway 1 da San Francisco a Los Angeles e a parte zone dove la connessione non è delle migliori, crediamo che la California sia lo stato americano che più di altri possa essere idoneo sia allo smartworking che alla vita di tutti giorni.
E voi? Dove vi piacerebbe lavorare? Commentate e dateci consigli!!
Beh, sarebbe bellissimo lavorare con una vista stupenda! Io opterei per l’isola tropicale… finito il lavoro via a farsi un bel tuffo in mare!
Wow, sono tutti talmente belli che non sono sicura potrei garantire il giusto impegno lavorativo. Da qualche anno ho il tarlo delle Cotswolds, che spero di visitare al più presto
…ma alla fine opterei per la magnifica Toscana: un luogo che fa sempre bene agli occhi, all’anima (e allo stomaco per noi buongustaie! 😉 )
Stupendi questi posti! Appena si spegne il pc, si possono fare esperienze straordinarie, o godersi i meravigliosi panorami. Io sceglierei subito lo chalet in montagna, possibilmente in mezzo alle Dolomiti… Però anche Cotswolds, in UK, mi ispira tantissimo! Sono proprio indecisa 🙂
In effetti potendo darebbe davvero bellissimo. Devo dire che a questo punto mi basterebbe anche solo poter andare al lago, dove i miei hanno una casa. Ma non posso uscire da mio comune purtroppo.
Purtroppo il mio lavoro non mi permette di lavorare in smart working e infatti durante il lockdown il mio ufficio ha chiuso e sono quasi impazzita tra quattro pareti, però una formula lavorativa che mi permettesse di poter decidere di svolgere parte del lavoro per un certo peiodo dell’anno senza andare in ufficio non mi dispiacerebbe per niente! Tra questi posti sono in cima alla lista lo chalet di montagna e il villaggio delle Cotswolds.
Se avessi potuto scegliere avrei scelto il Trentino Alto Adige probabilmente per poter fare passeggiate nella natura tra una pausa e l’altra dal lavoro!
tutta la vita a Washington! Adoro la città presidenziale e mi piacerebbe davvero lavorare all’interno di un grande ufficio stampa!
Credo che se lavorassi davanti al panorama di quel resort tropicale, strei tutto il tempo in piscina e non combinerei un bel miente! In questo momento dalle mie finestre sui tetti di Lodi si vede la nebbia che inizia ad avvolgere la città. Io adoro la nebbia quando arriva in città e rendo tutto ovattato e silenzioso, lascio vagare lo sguardo nel nulla e riesco incredibilmente a trovare la concentrazione
Anche a noi piace la nebbiaaa e fuori dalla nostra finestra, verso la collina c’è spesso ..
In un certo senso, anche io sto lavorando in smar working in questo periodo; in fondo anche la didattica a distanza significa lavorare usando la tecnologia. Però certo che non godo di nessuna vista particolare, dal momento che ci fanno comunque lavorare da scuola… che tristezza 🙁
Io mi faccio influenzare dalla stagione: inverno montagna, con un bel paesaggio innevato davanti; estate mare, così appena stacchi vai a farti un bel bagno, primavera ed autunno immersa nella natura così da poter ammirare fioriture e foliage. Per me sarebbe l’ideale, smart working alle 4 stagioni!
Ah beh, giocate facile! Praticamente io andrei ovunque. Se potessi scegliere in questo momento, però, opterei per uno chalet di montagna. Al mare mi distrarrei troppo e la neve, su di me, ha un effetto terapeutico. Mi avete anche fatto conoscere Castelfalfi!
Essendo libera professionista sto sperimentando lo smartworking ancor prima che se ne parlasse così tanto. Tra i posti più strani dove ho lavorato è stato a bordo piscina 🙂
Bellissimo poter continuare l’attività lavorativa in smarworking! Mi piacerebbe moltissimo poter scegliere la vista oltre il pc: purtroppo con il mio lavoro non è possibile. Io organizzo eventi e ho il bisogno di fisico di un contatto con la location e con i fornitori. Le feste, i ricevimenti, gli eventi sono l’ultimo modo per avere un contatto umano. Se lo tolgono, non solo dovrò cambiare lavoro, ma mi mancheranno tanto anche solo le strette di mano.
Io ho odiato profondamente lo smartworking! La verità è che odio restare chiusa in casa e non è che abbia proprio una vista stupenda! Fortunatamente, sono rientrata in agenzia! Però, ho letto che anche nelle campagne catalane stanno promuovendo tanti posti dove trascorrere questo periodo di lavoro a distanza e devo dire che ce ne sono di stupendi. Io sicuramente scegliere campagna o montagna e una casetta carina!
Io andrei ovunque con panorami così sarei sicuramente molto produttiva. Dovendo scegliere però un’isola tropicale al caldo mi stimolerebbe molto!
Credo che lo smartworking renda il lavoratore molto più produttivo in quanto ha tutto il tempo di dedicarsi sia al lavoro, sia alle sue piccole faccende private. Rende il lavoratore molto più rilassato e tranquillo. Io personalmente lavorerei in uno chalet di montagna con un bel camino acceso o in un paradiso tropicale.
Purtroppo il mio lavoro non può essere svolto in smartworking. Giocando con l’immaginazione sarebbe bello poter lavorare da casa quando fuori nevica per non dovermi spostare. Se dovessi scegliere un posto ideale cambierei ogni stagione per avere attorno a me panorami sempre diversi.