L’abbiamo pensato, disegnato e finalmente realizzato. Dopo diversi giorni di pianificazione siamo state a Ferrara a collaudare il nostro itinerario fotografico dedicato alla città e alle sue 5 location da non perdere! Se non siete mai stati in questa città, continuate a leggere, siamo sicure che vi invoglieremo a visitare questo luogo ricco di storia e .. biciclette!
In questo articolo scoprirete:
- Dove parcheggiare a Ferrara;
- Quali sono le 5 location più belle e famose di Ferrara;
- I 3 piatti tipici della cucina ferrarese;
- Dove mangiare a Ferrara;
- Qual è il periodo migliore per visitare Ferrara
Partiamo subito con qualche info di natura geografica. Ferrara è una città dell’Emilia Romagna che oggi conta più di 130 mila abitanti. Il mezzo di trasporto più utilizzato è sicuramente la BICICLETTA, motivo per cui la città è conosciuta proprio come la città con più biciclette in Italia. Se arrivate da lontano Ferrara è certamente raggiungibile con il treno e anche i bus e auto.
Dove parcheggiare a Ferrara
Noi siamo arrivate in auto e dobbiamo ammettere che non è semplicissimo trovare parcheggio in zona centrale. Quasi tutti i parcheggi sono a pagamento e nonostante i tanti spazi, se vi capita di arrivare in città per il week end sappiate che parcheggiare potrebbe rivelarsi un’impresa complicata.
Noi abbiamo girato per almeno 40 minuti, prima di decidere di parcheggiare al garage più vicino al Centro Storico e abbiamo scelto il parcheggio multipiano Borgoricco (5 piani). Ci siamo trovate molto bene e il costo è onestissimo (se non ricordiamo male 1,20 €/ora). Dunque se non avete voglia di girare troppo alla ricerca di un parcheggio in strada, puntate il navigatore su Contrada di Borgoricco, 16.
Il nostro itinerario fotografico pedonale
1. Il Castello Estense: la cartolina di Ferrara
Il nostro percorso è iniziato dal Castello Estense, enorme, maestoso e bellissimo. La prima pietra fu posata nel 1385 dal Marchese Nicolò II d’Este. Il castello fu costruito come rifugio per il Marchese che temeva di essere linciato dal popolo. Da quel momento la fortezza ha avuto diverse destinazioni di impiego: fortezza, magazzino, scuderia. Bellissima la passeggiata esterna sul fossato e l’esposizione nel giardino principale.
Il biglietto d’ingresso per accedere alle stanze interne costa 12 euro, ma se è il vostro compleanno si entra gratis!
2. Il Palazzo dei Diamanti e Corso Ercole d’Este
Formato da 8500 blocchi di marmo striati di rosa, il Palazzo dei Diamanti è ora sede della Pinacoteca Nazionale di Ferrara. La sua struttura ideata e costruita da Biagio Rossetti nel 1493 è unica per prospettiva e giochi di luce. Per raggiungere il Palazzo dei Diamanti si percorre Corso Ercole d’Este, un’altra chicca della città e una delle vie più belle del mondo.
Il corso ampliato nel 1492 da Ercole d’Este che affidò l’opera urbanistica a Biagio Rossetti, è oggi una via senza di esercizi commerciali ed è interamente pedonale. All’epoca della sua costruzione rese Ferrara la città più moderna d’Europa.
3. Piazza Trento e Trieste e la Cattedrale di Ferrara
La terza tappa del nostro itinerario fotografico di Ferrara ci porta nel cuore del centro storico della città, una volta conosciuta come Piazza delle Erbe, dal 1919 ha cambiato nome in Piazza Trento e Trieste. Da oltre due secoli è la sede del mercato ortofrutticolo cittadino ed è la zona di passeggio per chiunque venga a Ferrara. Sede dei mercatini di natale e di altre bancarelle temporanee.
Durante la nostra visita abbiamo trovato il mercato del cioccolato. Dalla piazza si accede facilmente al Duomo di San Giorgio o come la chiamano i ferraresi, la cattedrale, il palazzo religioso più grande e importante di Ferrara. Il suo portico è sorretto da due colonne che raffigurano un vecchio e un giovane seduti su due leoni e la sua facciata è interamente realizzata in marmo bianco. Un’opera imponente che è stata interamente rifatta al suo interno dopo l’incendio del XVII secolo. Attualmente gli esterni sono in ristrutturazione.
Di fronte al Duomo si accede a Piazza del Municipio, con il suo Scalone d’onore, che un tempo conduceva alla residenza di nobili d’Este. Nelle vicinanze dello scalone, vi sono le finestre degli appartamenti dove un tempo visse Lucrezia Borgia e dove morì il condottiero Federico da Montefeltro.
4. Via delle Volte: la via più caratteristica della città
Non poteva mancare nel nostro itinerario fotografico di Ferrara, uno dei posti più instagrammabili d’Italia: Via delle Volte. In passato qui vivevano i mercanti che commerciavano e si muovevano attraverso il fiume, ma non solo: si racconta che questa via medievale lunga circa 2 km, fosse anche ritrovo di prostitute e ladruncoli, un vero luogo di malaffare. Oggi è semplicemente affascinante camminare sui ciottoli respirando aria di storia e di tradizione. Un posto imperdibile davvero.
5. Un must: la casa di Ludovico Ariosto
Il nostro itinerario fotografico di Ferrara si conclude in Via Ariosto, 67 – la casa dove Ludovico Ariosto visse i suoi ultimi anni e dove terminò di scrivere l’Orlando Furioso, pubblicato nel 1532, anno precedente la sua morte. Non aspettatevi un palazzo maestoso ed elegante, la casa del poeta è una semplice palazzina a mattoni rossi con una grande targa in marmo bianco. Ora è sede di mostre contemporanee dedicate a artisti emergenti.
Cosa mangiare a Ferrara
Ferrara è una delle città che ha una tradizione culinaria molto antica! Cosa si può mangiare a Ferrara? Praticamente tutto: carne, pesce.. ma soprattutto salama da sugo, pasticcio ferrarese e cappellacci alla zucca, i 3 piatti più famosi e tradizionali della cucina ferrarese.
Cos’è la salama da sugo o “salamina da sugo”? E’ un salume o meglio un insaccato tipico di Ferrara che esiste dal 1500 e che si consuma previa cottura. Una sorta di cotechino, ma che viene prodotto con parti diverse del maiale tra cui il collo, la coppa, il guanciale, la polpa più magra derivante dalla coscia, lingua e fegato. Si aggiungono poi sale, pepe e noce moscata. Per aromatizzare l’impasto si usa abbondante vino rosso non pastorizzato, cioè al naturale.
Pasticcio ferrarese – è un piatto tipico emiliano e di Ferrara. E’ una pasta – in genere maccheroni, conditi con ragù bianco e besciamella e racchiusi in una frolla dolce. Nella versione moderna è facile trovarlo con l’aggiunta di tartufo.
Cappellacci alla zucca – un altro piatto tipico dell’Emilia Romagna e di Ferrara. Noi li abbiamo assaggiati in un ristorante moderno, un bistrot subito dietro piazza Trento e Trieste. Ne abbiamo apprezzato la pasta spessa e il ripieno delicato.
Dove abbiamo mangiato a Ferrara?
Abbiamo scelto un bistrot moderno in pieno centro cittadino. Lo abbiamo prenotato tramite The Fork e questo ci ha dato la possibilità di avere lo sconto le 20%. Non male vero!? Il ristorante si chiama OSTINATO e si trova in Via delle Scienze 6A. Abbiamo provato sia piatti di terra che di mare e ci siamo trovati nel complesso bene. Servizio veloce e puntuale, nel menù si trovano i piatti della tradizione, ma rivisitati in chiave moderna.
Volevamo assaggiare il Pasticcio ferrarese, ma lo chef l’ha proposto con il ragù al tartufo ed è una delle poche cose che non mangiamo. Pertanto abbiamo declinato. Abbiamo dunque ripiegato su un antipasto di mare, con baccalà mantecato, molto buono e con i tradizionali cappellacci di zucca al ragù. Non abbiamo apprezzato la porta scorrevole d’ingresso posizionata davanti ai tavoli. Ogni volta che entrava qualcuno si gelava. Conto più che giusto per posizione e carta. Per noi Ostinato totalizza un punteggio di 7,5/10.
Pixdiary di Ferrara
In che periodo andare a Ferrara?
Non crediamo vi sia un periodo particolare per andare a Ferrara, noi ci siamo state in inverno e ci è piaciuto un sacco. Probabilmente in estate è da evitare, dato che la città diventa umida e molto calda. Ma l’importante è andare!!
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