Lenticchia di Norcia: dalla fioritura alla cucina

La lenticchia è un legume antico e preziosissimo, ma a Norcia lo è ancora di più. La quantità prodotta è molto limitata e la sua qualità ne fa un prodotto di nicchia veramente speciale.

Ma perché la lenticchia IGP di Castelluccio di Norcia è oggi una delle eccellenze della nostra cucina? La lenticchia non si coltiva solamente qui, anzi è un legume molto diffuso nel mondo, tuttavia non esiste quasi più allo stato selvatico. In Italia si coltiva in diverse regioni e ci sono almeno 5 varietà rinomate.

Qui sull’altopiano di Castelluccio di Norcia, la lenticchia si coltiva a circa 1490 metri di altitudine, nasce con temperature rigide e in estate, da inizio ad uno spettacolo meraviglioso. La lenticchia non ha bisogno di nulla, non viene trattata in nessun modo, perché è l’unico legume che non viene attaccato dagli insetti.

La fioritura della lenticchia di questa zona infatti è talmente bella da radunare migliaia di turisti da tutto il mondo, felici di ammirare lo spettacolo cromatico nel cuore dei Monti sibillini.

La varietà di lenticchia coltivata a Castelluccio di Norcia ha un colore variegato, ha la buccia sottile ed è piatta, si cuoce in circa 20 minuti ed è perfetta per accompagnare carni e salumi umbri. E’ un alimento vegano ed è una lenticchia ad alta digeribilità.

Le varietà italiane

Dunque non c’è solo la lenticchia di Norcia, esistono diverse varietà italiane di alta qualità e ci siamo documentate. Abbiamo scoperto che c’è la lenticchia di Altamura, che si differenzia dalla varietà di Norcia, per dimensione e colore. La lenticchia di Altamura è di colore verdastro e di diametro superiore a quelle di Norcia. Viene usata principalmente per le zuppe, ma ci si raccomanda sempre di mettere i legumi a bagno la sera, prima di utilizzarli.

Un’altra varietà è la lenticchia di Ustica, coltivata sul terreno lavico, è caratterizzata dal colore: marrone scuro. E’ molto piccola ed è ideale per le zuppe, ma anche da abbinare alla pasta o al riso. I tempi di cottura sono di circa 40 minuti, non necessita di ammollo e ha un sapore molto delicato.

C’è poi anche la Lenticchia di Mormanno, coltivata nel Parco Nazionale del Pollino, si differenzia dalle altre per il colore che va dal rosa al verdone e dalla dimensione, molto piccola e molto leggera. E’ caratterizzata da una buccia molto sottile e nella zona d’origine la si usa nella zuppa con abbondante peperoncino.

Infine c’è la lenticchia di Santo Stefano di Sessanio coltivata a 1200 metri di altitudine, sul Gran Sasso, è molto piccola e naturalmente salata. Anche questa lenticchia è principalmente utilizzata per preparare zuppe a base di olio extravergine di oliva.

lenticchia di norcia

Proprietà nutritive e tradizioni

Le proprietà nutritive di questo legume sono diverse: è ricco di proteine e povero di grassi, è un alimento molto versatile ed è presente nella tradizione italiana da sempre. Si dice che si coltivi dall’anno mille.

E’ un alimento molto economico. Le lenticchie si cucinano in diversi modi, dalle zuppe, ad accompagnamento di pasta e riso e come contorno con carni e salumi importanti. Nella tradizione italiana si cucina spesso in inverno, con particolare riferimento al 31 dicembre quando accompagnano il cotechino o lo zampone. Si dice che le lenticchie portino fortuna e ricchezza.

Purtroppo finora mi sono limitata ad apprezzare le lenticchie di Castelluccio solo per la bellezza in fase di fioritura, da quello che ricordo non le ho mai assaggiate. So che però esistono diverse varietà, come da te sottolineato nel tuo post.

Sono golosissima di lenticchie e le mangio spesso come contorno. Posso confermare che la lenticchia di Norcia è tra le più carnose e saporite. Anzi, vado a metterne a bagno un po’ per cucinarle per cena!

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