Cosa fare 1 giorno a Courmayeur in estate

A tutti piace andare a Courmayeur in inverno. Per chi ama sciare è uno spettacolo vedere la cittadina completamente imbiancata di neve. Noi, che spesso andiamo controcorrente, la prima visita a Courmayeur l’abbiamo fatta a luglio. Siamo partite dai 33° di Milano e all’arrivo, in Val d’Aosta abbiamo trovato 6 gradi!

Non eravamo mai state in Valle d’Aosta e a prima vista sembra di non essere nemmeno in Italia. Le strade della porzione di regione che abbiamo visitato sono tutte perfette! Non ci sono erbacce che intralciano la vista degli automobilisti e ci sono piazzole per la sosta in quasi tutto il percorso. Per noi che arriviamo dalla metropoli è davvero “tanta roba”, sembra di essere su un set di un film. I giardini delle case sono ben tenuti e senza cancelli.

Il nostro viaggio da Milano a Courmayeur è durato circa 150 minuti, la maggioranza percorsi in autostrada. La vista del Monte Bianco è spettacolare: lui è mestoso, elegante… e ovviamente innevato. Già ci luccicano gli occhi. Abbiamo fatto subito il check in in hotel e dato che il tempo è splendido abbiamo pensato di dirigerci subito verso Skyway Monte Bianco. La funivia con la cabina rotante a 360° è stata l’attrazione che ci ha fatto scegliere Courmayeur per questo week end.

La prima tappa: Punta Helbronner

Abbiamo acquistato il biglietto online, per 49 euro A/R. In fondo è poco se considerate di vedere un panorama strepitoso che il mondo ci invidia. La prima tappa è a 2200 mt.

Il primo stop è Pontal Pavillon dove spicca il bellissimo giardino Saussurea aperto da giugno a settembre e l’altitudine inizia a farsi sentire. Iniziamo a compensare. Facciamo una sosta di circa 40 minuti, prima di proseguire verso la stazione più alta: Punta Helbronner a 3646 metri.

Passiamo da una temperatura di 21°C ad un folle freddo da 1°C. Facciamo un selfie a maniche corte, sulla terrazza panoramica, ma è questione di secondi. Non si resiste. Fa freddo. Freddissimo.

Ci vestiamo: felpa e giacca a vento obbligatorie. Il panorama mozza il fiato. Ci rendiamo conto di essere sospese, nel bel mezzo di una nuvola gigantesca. Le mani gelano, facciamo fatica a girare video con lo smartphone. Dopo pochi minuti, la batteria dell’iPhone si azzera completamente dal freddo e si spegne.

Continuiamo a scattare foto e video con la reflex ed è bellissimo. Dall’alto si vedono escursionisti che impavidi e non curanti del gelo, arrivano via terra, in mezzo alla neve. E’ uno spettacolo.

E’ già ora di pranzo. Ma sapevamo che ci saremmo fermate qui, al bistrot della stazione di Helbronner. Ordiniamo il più classico dei piatti valdostani: polenta concia e funghi trifolati. Una cosa tranquilla che scalda la pancia e il cuore. Ci fermiamo a scattare ancora qualche foto prima di scendere a valle e lasciare il posto ad altri turisti che stanno salendo con il tepore del primo pomeriggio.

Dove dormire a Courmayeur

Potevamo scegliere un hotel, invece abbiamo optato per il nuovissimo B&B L’Abris Des Amis situato a soli 2 km dalla Skyway Montebianco e non molto distante dal centro di Courmayeur.

Il B&B l’Abris des Amis è una struttura nuova, moderna, arredata con stile, materiali di altissima qualità che ricordano la montagna. Ha un comodo, anche se piccolo, parcheggio privato. Ottima la connettività: wi-fi è free in tutta la struttura. Check in velocissimo e siamo sorprese quando la signora della reception ci accompagna alla stanza e ci da indicazioni per la colazione.

In genere, tanti albergatori tendono a mollare la chiave e al massimo ti danno indicazioni per trovare la camera. Ma qui no, qui ti accompagnano. Ci siamo sentite davvero due ospiti gradite. La camera è meravigliosa. Tutta in legno. Il bagno è spazioso, pulitissimo e la doccia è un vero spettacolo. Ne approfittiamo subito. Ci sistemiamo, ci cambiamo e siamo pronte per uscire. Andiamo ad esplorare il centro di Courmayeur.

Recensione B&B L’Abris des Amis – voto 10/10

Il centro di Courmayeur non è molto diverso da altri centri di montagna. In certi punti ci ha ricordato Ponte di Legno. Le vetrine luccicano e dopo un’oretta di passeggio ci sediamo in una caffetteria a mangiare il classico Gelato Caldo.

Passiamo tutto il pomeriggio in zona e solo verso le 20 ci dirigiamo verso il ristorante che abbiamo prenotato per la serata. Inizia a piovere e la temperatura si abbassa un po’.

Dove mangiare a Courmayeur

Per la cena abbiamo scelto il centralissimo ristorante “La Terrazza”. Ci siamo affidate alle recensioni di altri viaggiatori, anche se non lo facciamo spesso. In genere prenotiamo o entriamo in un ristorante seguendo l’istinto.

Abbiamo iniziato con un antipasto di salumi misti e crostini al lardo – seguito dalla classica fonduta.

L’ambiente è caldo, ma piuttosto formale, lo staff è attento e professionale, forse un po’ ingessato, per questo motivo non ci sentiamo di dare il punteggio massimo alla recensione. Tuttavia siamo rimaste soddisfatte della cucina e il conto è stato giusto.

Recensione Ristorante “La Terrazza” voto 8/10

Una giornata davvero splendida! La mattina dopo ci siamo svegliate con il suono della natura: uccellini, fruscio del torrente .. che bellezza infinita! Ma la vera sorpresa è la colazione del B&B: la scelta è ampia. Non sappiamo cosa mangiare, ci sono torte e marmellate e miele e cornetti e cioccolata e un sacco di altre dolcezze. Caffè e cappuccino sono veri. Insomma colazione davvero ottima.

Abbiamo capito che i gestori del B&B sanno come trattare i loro clienti. Ebbene abbiamo trovato il nostro posto ideale a Courmayeur.

Costo parcheggio 3 euro Skyway Montebianco (4 ore)

Costo biglietto funivia 49,00 euro in due

Costo 1 notte B&B Abris Des Amis 115 euro con colazione inclusa

Sono stata a Courmayeur anche io in estate. Devo dire che non l’ho amata, forse anche perché l’albergo in cui siamo capitati era veramente brutto e triste, e la proprietaria ci ha mandati via alle otto del mattino (eravamo lì per una gara sportiva quindi non abbiamo avuto molta scelta). Però la salita al Monte Bianco ha cambiato tutto: un’esperienza che mi è piaciuta talmente tanto che dopo un paio di mesi sono tornata. Davvero una meraviglia.

L’ospitalità è tutto. Se ti trovi male in hotel anche la città o il luogo di riflesso non viene più apprezzato come dovrebbe. Almeno questo è quello che succede a noi. Ma una volta sul Punta Helbroner passa tutto!

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