Non è ancora ufficiale, ma si preannuncia un’estate senza aerei. Se avevate in mente di andare lontano, iniziate davvero a pensare ad un piano B, perché quest’anno non potrete fare quello che avevate programmato e non a causa vostra. E non si può protestare o cercare vie di fuga. Non si può quindi non pensateci nemmeno.
Non siamo pessimiste! Siamo realiste! Le misure stringenti delle ultime settimane si protrarranno per un po’ per poi dare sfogo ad un’apertura graduale delle attività. Apertura graduale delle attività, appunto graduale. Al momento è tutto bloccato fino al 3 maggio. I voli turistici non sono una priorità ed è giusto così. Noi avevamo programmato un viaggio on the road in Slovenia per fine giugno e stavamo stilando le tappe quando è iniziata la quarantena e le zone rosse.
Abbiamo disdetto subito gli hotel per evitare false aspettative. A livello psicologico è servito. Ci siamo dette: “l’importante è la salute, il resto può aspettare“. Certamente non avremmo mai immaginato una situazione come quella attuale, ma abbiamo fatto bene a non pensare troppo a dove andare!
Adesso però stiamo elaborando un piano di riserva, il nostro piano B, che ci permetterà di passare qualche giorno di vacanza, vicino casa, nella nostra regione, e più avanti, se la riapertura graduale lo permetterà, una vacanza in Costiera amalfitana, quella programmata da tempo.

Programmare gite e uscite per i prossimi mesi ci fa stare meglio psicologicamente. Ci rende consapevoli dell’esistenza di un pericolo, ma allo stesso tempo ci da speranza che prima o poi tutto tornerà come prima. O almeno così dovrebbe essere. Stavamo pensando a viaggi che regalano esperienze. Quindi viaggiare, esplorare ma anche esperenziare.
Nel frattempo è arrivata Pasqua e noi siamo qui, chiusi in casa in attesa della libertà condizionale – come per i carcerati in buona condotta. Ma la verità è che non siamo in carcere. Per fortuna siamo a casa nostra. Al caldo, con Netflix e gli altri confort, ma siamo anche testimoni e protagonisti di una tragedia nella tragedia. E finché non colpisce direttamente non si può comprendere a pieno. Noi abbiamo compreso bene, troppo bene. Nessuno di noi meritava tutto questo. Nessuno avrebbe mai immaginato che il 2020 sarebbe stato un anno così funesto.
Quando si vedrà la luce infondo al tunnel? Noi speriamo verso la metà di giugno e la riapertura di “quasi” tutto entro agosto. Almeno così vorrebbe dire che tutti i sacrifici fatti non sono stati vani, ma c’è un’altra remota opzione che è alla base del nostro piano C.

Nel caso in cui si trovasse un vaccino a tempo record, una cura alla portata di tutti, potremmo andare ovunque. Così ci è sembrato giusto pensare ad una meta da raggiungere. E non è una meta di quelle prese a caso su mappamondo.
Questa volta abbiamo pensato di visitare una città molto amata da una persona che abbiamo perso la scorsa settimana per #coronavirus. Una persona eccezionale che non abbiamo potuto nemmeno salutare come meritava. E’ scivolata via, in silenzio. Lei che era così “rumorosa”.
E pensando a lei abbiamo scelto una meta che ci piacerebbe visitare presto:Bergen in Norvegia.
Ciao Barbara e Buona Pasqua a tutti.
Anche io la penso come voi e anche io penso che non si tratti di essere pessimisti ma semplicemente molto concreti. Per questo non ho ancora fatto programmi per l’estate, anche perché quando e se ci permetteranno di tornare a lavorare, allora mi sa che ad agosto dovrò recuperare questi due mesi persi, ma va bene così, non mi lamento assolutamente. L’importante è che tutto torni a una pseudo-normalità e poi inizierò a riprogrammare partenze e itinerari.
Mi dispiace per la vostra amica, e trovo molto bella la decisione di vedere un posto che in qualche modo è connesso a questa persona. Bergen è una città bellissima: tranquilla, ma con tanti tesori nascosti.
La penso come voi, purtroppo in questo momento non possiamo fare piani concreti di viaggio, la priorità è la salute. Quando potremo tornare a viaggiare probabilmente noi opteremo per una soluzione vicina, magari in montagna. Il vostro “piano B” è comunque meraviglioso. In quanto a Bergen, vi auguro di realizzare il viaggio appena sarà possibile.
Grazie lo speriamo anche noi!
Di solito sono molto ottimista ma questa volta anche io come voi non riesco a vedere una vera fine di questa storia. I viaggi in aereo sono da dimenticare sono d’accordo ma io ho la casa in Francia e spero con tutto il cuore di riuscire ad andarci in Agosto!! Comunque se così non sarà ce ne faremo una ragione, la cosa più importante è non ammalarsi e non contagiare le persone più fragili
Caspita, mi dispiace molto per la vostra perdita. Sembra qualcosa di immateriale, finché non succede a qualcuno di nostra conoscenza. Direi che andare a Bergen è un atto dovuto, nonché un atto d’amore per i viaggi. Brave!
Il mio piano B è il Molise. Scherzi e battute a parte, è una regione che mi attira molto e che ancora non è stata presa di mira dal turismo di massa ma che ha davvero tanto da offrire. Nel mio cuore c’è però l’idea di andare in Grecia..ovviamente se sarà possibile, per ora non mi rassegno.
Anche io ho bisogno di un piano di viaggio per non impazzire, dato comunque il fatto che in aereo, anche se i voli riprendessero, per quest’anno sinceramente non me la sento di andare. Viaggeremo in macchina, fortunatamente in Europa si può arrivare dappertutto
Il mio piano A non c’è più da diverso tempo, Il B se si realizzerà meglio ma non è essenziale, mentre il C che prospetto per Natale spero proprio si possa realizzare. Mi spiace per la perdita della vostra persona cara
Mi dispiace tantissimo per la vostra perdita e spero che riusciate ad andare a Bergen, sia come tributo alla persona speciale, sia perché vuol dire che si è tornati a poter viaggiare in sicurezza ❤️
Vivendo in Australia, paese dalle distanze enormi e dai mezzi pubblici su lunghe distanze praticamente inesistenti, direi che in Europa avete il grande vantaggio di poter viaggiare in treno, auto, o autobus…. ottimi piani B, C e D direi, in assenza di aerei!
Mi spiace davvero per la vostra perdita. Mi piace la vostra concretezza però. Io non ho fatto piani per agosto perchè non so se l’azienda se la sentirà di darci le solite quattro settimane di ferie, visto che siamo stati fermi parecchio. Nel caso anche io organizzerò qualcosa senza aereo, ma qualcosa che possa programmare giorno per giorno, anche con una partenza improvvisata,
Al momento non riesco a pensare ad un’ipotetica meta perché ho una sorta di blocco, penso che in questo modo mi darei false aspettative e che possa portare sfortuna. Certo che programmare qualche viaggio è un modo per pensare in positivo me la scaramanzia, nel mio caso, vince. Mi accontenterei di un piano B in Italia già solo per dire “stiamo tornando alla normalità”.
Anche io ero alle prese con l’organizzazione di un bellissimo viaggio in Colombia per questa estate prima dell’arrivo della pandemia. Non ho un piano B purtroppo, ma credo che proverò a viaggiare in Italia senza meta, per scoprire luoghi nuovi, L’Italia è bellissima e godermela un po’ non mi dispiace. Punto tutto su Natale: speriamo si possa prendere finalmente un intercontinentale!
Mi dispiace tanto per il vostro lutto, è davvero un brutto periodo. Bel gesto andare nella città di questa persona, spero possiate farlo al più presto
Io non ho ancora un piano B. Il mio piano A con tutta probabilità andrà in fumo, ma non lo saprò a breve temo. Quindi per ora penso a qualche altra alternativa, da prenotare eventualmente fra un po’!
Sai che, nonostante tutto, non la vivo come una brutta notizia? Mi stanno venendo in mente i Piani B più bislacchi (proprio come a te 🙂 ) e sentirò che se non posso volare comodamente come al solito è perchè ci stiamo tutti prendendo cura della salute del mondo. Si può viaggiare in cosi tanti modi 🙂
Il mio piano B è grande: conoscere quelle regioni italiane che ancora non sono riuscita a vedere bene. E chissà che non sia la volta buona.
Il mio piano B è un piano minimo, legato al territorio nei dintorni di casa. Abito in una zona con Laghi, fiumi e montagne e piccoli borghi da scoprire. E così andrò alla scoperta di tutto quello che ho intorno in modo lento, senza fretta, assaporando ogni istante di vita.
Io lavoro in un parco archeologico e si comincia a parlare di quali misure adottare quando si potrà riaprire al pubblico. E saranno misure rigidissime che – mi verrebbe da dire – faranno passare la voglia a molti, a mio parere. D’altronde però un momento di transizione ci vorrà e se sarà più o meno lungo dipenderà da noi. Io spero che a fine giugno ci si potrà quanto meno spostare da regione a regione. Avere i ristoranti e i musei già aperti sarà forse impossibile? Chi lo sa.
Il mio piano A sta pian piano svanendo, anche se ufficialmente non è ancora annullato. Ho diversi piani B in mente, vediamo cosa ne verrà fuori.
Noi sognavamo di andare in Sardegna da qualche anno insieme ad alcuni amici ma, alla fine, quando tutti riuscivamo ad avere conferma delle ferie, i prezzi dei traghetti erano improponibili. Quest’anno non ci sembrava vero di essere riusciti ad organizzare il viaggio tanto atteso! A gennaio avevamo già prenotato tutto, traghetto ed appartamento…
Sono abbastanza pessimista sul fatto di poter partire, sui traghetti è pressoché impossibile mantenere le distanze di sicurezza, soprattutto per i passeggeri, come noi, che hanno prenotato solo il passaggio ponte
Piani B al momento non ne abbiamo, aspettiamo di vedere come si evolverà la situazione…