Ronda è stata una delle tappe fortemente volute da entrambe, si può dire che tutto l’itinerario andaluso è stato costruito intorno alla visita di questa piccola città, famosa per il Ponte Nuevo a strapiombo sul fiume Guadalevin. Ma per noi Ronda era importante perché ci avrebbe regalato la nostra prima volta all’interno di un’arena de Toros, e non un’arena qualsiasi: parliamo della più antica di Spagna, inaugurata nel 1785 alla presenza di uno dei toreri più famosi di sempre: Pedro Ròmero, il padre della Corrida moderna, colui che uccise oltre 6000 tori in carriera.
Proprio a lui è dedicata una delle manifestazioni a tema più importanti di Spagna: la Corrida Goyesca che attira ogni anno migliaia di visitatori.
Non è la prima volta che vediamo un arena, ma è la prima volta che ne visitiamo una interamente. Anni fa a Valencia abbiamo declinato l’invito ad assistere ad una vera e propria Corrida, a Madrid nel 2018 non eravamo riuscite a programmare una visita vera e propria, ma quando abbiamo pensato all’Andalusia, la prima cosa che abbiamo segnato sul percorso è stata Ronda e la sua arena.
Purtroppo il tempo è tiranno ed eravamo consapevoli che avevamo solo una giornata intera da dedicare a Ronda e alle sue bellezze così abbiamo provato ad “incastrare” per bene tutti i nostri VIP (Very Important Points), che non potevamo e non volevamo assolutamente saltare.
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Dopo aver letto diversi articoli di colleghi blogger e analizzato bene la mappa, abbiamo pensato di ottimizzare i tempi prenotando un albergo proprio davanti alla Puerta n. 4 dell’arena, così da poterla visitare per prime la mattina successiva, subito dopo colazione, prima di partire per Arcos de la Frontera.
L’obiettivo era visitare l’interno dell’Arena senza folla per poter scattare qualche foto e soprattutto girare un piccolo video. In inverno l’Arena apre alle 10:00 così prima di fare il check out siamo uscite e ci siamo presentate ai cancelli. Siamo state le prime due visitatrici e per qualche minuto anche uniche. Missione compiuta!

L’ingresso in arena è qualcosa di splendido. La costruzione in stile neoclassico è composta da due anelli, all’interno le scale di pietra per salire e scendere dai due anelli contengono numerosi inserti in ceramica che raccontano scene di vita di corride passate. Il palco reale e la tribuna d’onore e tutti i pannelli di legno con simboli originali circondano tutta l’arena. I nostri occhi luccicano di felicità.
E’ un vero spettacolo. Infine lasciateci spendere due parole per l’importante museo interno dove sono custoditi vestiti, armi e altri pezzi rari di arte taurina. Ci sono documenti originali e tantissimi dettagli e attrezzi utilizzati durante le corride antiche.
La Plaza de Toros de Ronda come set video musicali famosi
L’emozione di entrare in un edificio di questo tipo è stata inaspettata. Sembrerà stupido, ma ci ha ricordato la prima volta che abbiamo varcato la porta dello Stadio di San Siro (per Moira) e dello Stadio San Paolo (per Raffaella). Il silenzio poi ha amplificato ancora di più queste emozioni. E poi ad un tratto ci è venuto alla mente che qui, a Ronda, all’interno di questa arena è stato girato uno dei video musicali più famosi della carriera di Madonna. Ve lo ricordate il suo duetto con Babyface del 1993? Presentato a San Remo nel 1994? Eccolo qui:
Il video di “Take a Bow” – scritto e prodotto insieme a Babyface – per il suo album “Bedtime Stories” è girato in parte all’interno dell’Arena de Toros di Ronda e in parte nella Casa del Rey Moro, che abbiamo visitato il pomeriggio precedente e di cui vi parleremo in un articolo approfondito.
Alcuni spezzoni del video non utilizzati di “Take a Bow” sono stati inseriti nel video della canzone “You’ll See” del 1995 – ambientato anch’esso in un’arena da Corrida.
Tornando ora al racconto meno frivolo, Plaza de Toros de Ronda è stata nominata Patrimonio Culturale spagnolo ed è la sede della Real Maestranza de Caballeria di Ronda, organo istituito nel 1572, da Sua Maestà Filippo II di Spagna.
Alla fine della visita troverete un bellissimo shop, come sempre accade all’uscita dei musei, questo però è diverso. Non è il classico negozietto di souvenir che si trovano ovunque. No qui si possono acquistare dei prodotti fatti davvero bene. Noi consigliamo le calamite in vetro decorate a mano e i bellissimi ventagli.
Ticket disponibili sul posto 6 euro a persona
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