Come reagireste se domani, tutti i social network chiudessero per sempre? Domanda bizzarra, vero? Niente paura, al momento questa possibilità è davvero molto remota, ma l’altra sera mentre pensavamo a sponsorizzare un evento su Facebook, cercando di raggiungere più persone possibili con una cifra ragionevole, ci siamo chieste: ma se non esistesse Facebook come avremmo fatto? E la risposta è semplice: con i volantini, il passaparola, le telefonate… Cioè con le relazioni personali.

E per questo ci siamo messe a pensare a come potrebbe essere una giornata tipica senza social media. Ebbene, forse qualche problema potremmo averlo anche noi. Vivere senza social sarebbe destabilizzante, ma non irreparabile. E sapete perché? Per via di questo blog.

Questo blog non è un social, è uno spazio nostro dove possiamo scrivere e condividere tutto quello che ci pare, senza che un algoritmo o un qualsiasi utente di facebook blocchi i nostri contenuti perché ritenuti offensivi o vietati. Siamo consapevoli e responsabili di tutto quello che pubblichiamo e come si dice a Milano ” Sem i padrun de la melunera“.

Ma senza social ci mancherebbe comunque una parte importante della nostra filiera: il cuore del reparto logistico. Quello che si occupa di distribuire a larga scala i nostri contenuti. Google ci aiuta e siamo felici che il nostro blog venga trovato senza l’aiuto dei social, ma è innegabile che Facebook, instagram & co ci agevolano non poco nel trovare potenziali lettori. Inoltre anche Google cambia spesso algoritmo e diventa sempre più difficile prevalere nelle prime pagine di ricerca.

Proviamo a immaginare …

Supponiamo che davvero, domani, zio Mark & Co, decidessero di chiudere tutto: basta Facebook, Instagram, Tik Tok, Whatsapp .. solo per citare i servizi più utilizzati, un po’ di panico ci sarebbe. Eccome! Pensiamo a tutte quelle piccole società, associazioni, piccoli artigiani che promuovono la loro attività solo tramite la loro pagina Facebook. Da un giorno all’altro non esisterebbero più. E poi tutte le software house e le start up che sviluppano e realizzano add on e app solo per i social? Senza esplorare tutte le categorie, sarebbe una perdita economica infinitamente grande.

E non parliamo solo del mondo business che utilizza i social per sponsorizzare i loro prodotti e veicolare post e articoli, parliamo anche dei semplici profili personali, dei gruppi, delle fanpage. E le relazioni sociali nate solo su web?

Le statistiche ci dicono che sono 3,26 miliardi di utenti che utilizzano i social e una buona percentuale di loro non inizia la giornata senza leggere le notifiche arrivate durante la notte. E’ un gesto comune e divenuto del tutto naturale. Abbiamo letto questo bellissimo articolo e ci siamo rese conto, tra le altre cose, che il 98% degli utenti internet ha visitato almeno una pagina social – il novantootto percento – praticamente tutti.

Diciamocelo, se tutte le piattaforme di social network chiudessero domani probabilmente sarebbe un vero e proprio disastro sociale. Un “millennium bug” esploso con 20 anni di ritardo.

A livello pratico, chi come noi non è un “nativo digitale”, il ritorno al passato sarebbe sconvolgente, ma comunque fattibile. Noi siamo cresciute senza social, senza internet e udite udite, senza cellulare. Praticamente eravamo nell’età della pietra. Abbiamo viaggiato senza google maps e alcuni di noi hanno provato l’ebbrezza di acquistare il biglietto aereo direttamente al desk dell’aeroporto, quando ancora il check in online sembrava fantascienza e i controlli in aeroporto consistevano nel dare olo un’occhiata al documento d’identità. E a nostro avviso, siamo cresciuti bene, con una mente pratica e portata al problem solving.

Noi che uscivamo solo con walkman e cuffiette

Ma i “millennials” cosa farebbero? Senza social i nostri ragazzi andrebbero a scuola con lo zaino sulle spalle, la merenda nella tasca e qualche volta le scarpe di ricambio per l’ora di ginnastica, come alla nostra epoca, quando al massimo uscivamo di casa con il nostro preziosissimo walkman auto-reverse. Ma avrebbero comunque internet e il loro smartphone. Quindi potrebbero anche farcela!

social chiudessero domani
Walkman Sony (photo Web)

Bei tempi, quando ci si alzava la mattina e si accendeva la TV per avere le ultime notizie, che poi davvero “ultime” notizie non erano. Spesso erano repliche dell’ultimo telegiornale della notte, con la scritta “ULTIM’ORA” in sovra-impressione sullo schermo. Poi aspettavamo il meteo e infine l’oroscopo. E solo dopo aver sentito la previsione generale della giornata si usciva di casa. Nessuno si sarebbe mai immaginato che dopo 20 anni la prima azione quotidiana sarebbe stata leggere le notifiche sullo smartphone.

Senza social si vivrebbe benissimo

Gesti che sono diventati inconsapevolmente parte della nostra routine quotidiana ma che, se chiedi in giro, nessuno reputa indispensabili. Chi mente? La verità è che senza social si vivrebbe benissimo, ma non ci piacerebbe. Facciamo consapevolmente azioni che fino a qualche anno fa erano senza senso. Esempio:

Alzi la mano chi alla fine degli anni ’90 girava con una fotocamera e scattava foto ai piccioni in Piazza Duomo a Milano con l’intento di mostrarle a parenti e amici! Nessuno. Perché negli anni ’90 (e magari anche per oggi) non reputavamo “importante” documentare quel momento. Ora è impossibile passare una giornata senza scattare nemmeno una fotografia da condividere su social.

Noi la chiamiamo “social evolution” e racchiude tutte le azioni, le attività e le operazioni che ci siamo abituati a fare con l’avvento dei social. La voglia di condividere la nostra quotidianità con il mondo è diventata oramai naturale, nel bene e nel male.

Se davvero i social dovessero chiudere domani, oggi la maggioranza di noi, anche chi non è “social addicted”, sarebbe quanto meno “impanicato”, mentre vivrebbe nel terrore chi ha ha riposto le sorti della promozione del proprio business unicamente sui social.

Ma c’è un lato positivo. Se i social network chiudessero domani si ridurrebbe l’inquinamento. Ma si può davvero tornare indietro? A voi ogni commento …