Un on the road da quasi 5000 km, 12 tappe da sogno e la voglia di vivere un’avventura diversa dal solito. Il nostro viaggio in Europa è stato costruito pezzo dopo pezzo, come fosse un plastico di Bruno Vespa, immaginando strade, incontri, sorprese e imprevisti. Ora possiamo dirlo: è stato spettacolare!

Tra panorami mozzafiato, deviazioni impreviste e strade da cartolina, c’è stato un momento che ha reso il nostro itinerario davvero unico: la scoperta di una modalità alternativa di spostarsi in montagna. In questo articolo vi raccontiamo la nostra esperienza di viaggiare con auto al seguito, una soluzione semplice e ingegnosa che ci ha portate da Iselle a Brig senza stress e con grande sorpresa.

Un on the road che cambia in corsa

Ogni viaggio lungo porta con sé una dose di imprevisti. Avevamo programmato di partire il 1° agosto, ma durante gli ultimi giorni di organizzazione ci siamo accorte che quella data coincideva con la Festa Nazionale Svizzera. Questo significava code, rallentamenti e possibili controlli più lunghi alla dogana. Così abbiamo deciso di anticipare la partenza di una sera.

L’idea iniziale era di dormire in auto, ma la stanchezza delle ultime settimane di lavoro ci ha fatto cambiare subito rotta. Abbiamo optato per un letto vero, in un punto strategico vicino a Domodossola, la nostra porta d’ingresso verso la Svizzera. Da lì, il passo obbligato sarebbe stato il celebre Passo del Sempione.


Dal Passo del Sempione a un’alternativa inaspettata

Il Passo del Sempione è un valico alpino a 2005 metri che regala panorami da togliere il fiato. Eravamo pronte a percorrere i suoi 40 km di curve e tornanti per arrivare a Brig, ma la mattina del 1° agosto il meteo ci ha fatto dubitare. Pioggia, nuvole basse e visibilità ridotta non erano proprio l’ideale per una strada di montagna.

Cosa fare? Avremmo potuto affrontare uno dei costosissimi trafori alpini, oppure fermarci e cercare un’alternativa. È stato allora che abbiamo scoperto la possibilità di caricare l’auto su un treno da Iselle a Brig. Una scelta che si è rivelata geniale: 20 minuti di viaggio, 25 CHF di spesa e la comodità di restare seduti in macchina senza pensieri.


Viaggiare in treno con auto al seguito: come funziona il servizio

Arrivate alla stazione di Iselle, ci siamo rese conto di quanto fosse semplice. Dopo aver acquistato il biglietto online, abbiamo seguito le indicazioni e un addetto delle ferrovie ci ha guidate passo passo fino a parcheggiare l’auto sul convoglio. Una volta spente le chiavi, non c’era altro da fare che aspettare la partenza.

Il servizio è riservato alle autovetture (no camper, no roulotte, no furgoni) e accoglie qualsiasi modello, dalla city car alla monovolume. Noi siamo salite con un SUV senza nessun problema. Il viaggio dura una ventina di minuti, quasi tutti all’interno di un tunnel completamente buio. Un consiglio? Tenete i finestrini leggermente abbassati d’estate: la circolazione d’aria non è il massimo, ma si viaggia comunque comodi.


La storia del servizio “auto al seguito” in Italia e Svizzera

Questa esperienza ci ha fatto riflettere: in Italia viaggiare con auto al seguito non è più possibile dal 2011. Trenitalia ha sospeso definitivamente il servizio per motivi economici: poca redditività, costi elevati di gestione e una domanda in calo. Negli ultimi anni di attività, inoltre, non erano rari episodi spiacevoli come scassinamenti e furti all’interno delle auto durante le corse.

Negli anni ’70 e ’80, però, il servizio era molto diffuso: famiglie e turisti caricavano la propria macchina sul treno per evitare lunghe traversate su strada. Era una soluzione ideale soprattutto per i grandi spostamenti nord-sud, che permetteva di arrivare freschi a destinazione con l’auto al seguito.

La Svizzera, al contrario, ha sempre mantenuto viva questa opzione. La sua rete ferroviaria è da sempre un punto di forza del Paese, e i collegamenti “auto al seguito” attraverso i valichi alpini sono ancora oggi una realtà consolidata. Non è un caso: in un territorio dove montagne e gallerie rendono la viabilità complessa, avere la possibilità di attraversare tratti difficili in treno rappresenta un servizio fondamentale.

Da Iselle a Brig, ma anche in altri tratti alpini, il trasporto auto su rotaia non solo è attivo, ma è anche organizzato in modo impeccabile. Prezzi chiari, orari regolari, procedure semplici: un esempio di efficienza che molti viaggiatori apprezzano.

Come acquistare il biglietto per viaggiare in treno con auto al seguito

Prenotare il servizio è semplicissimo. Noi abbiamo acquistato il biglietto direttamente online sul sito ufficiale della BLS (👉 bls.ch), mentre eravamo già in viaggio. Basta inserire il punto di partenza (Iselle) e la destinazione (Brig), scegliere la data e completare il pagamento in pochi minuti.

Una volta arrivati in stazione, non serve esibire il biglietto: gli addetti non lo controllano perchè il loro compito è quello di farvi “parcheggiare” sul convoglio in sicurezza, regolando le distanze tra le auto.

Un dettaglio molto comodo è che il biglietto non ha orario fisso, ma è valido per un anno intero a partire dalla data scelta. Questo significa che, se per qualsiasi motivo siete in ritardo o decidete di cambiare giorno o cambiare orario non c’è nessun problema: salite semplicemente sul primo disponibile.

In estate la frequenza è di un treno ogni 60 minuti, quindi al massimo si aspetta un’ora. Un servizio davvero “stress free”, perfetto per chi è in viaggio e vuole flessibilità totale.


Perché viaggiare in treno con auto al seguito è una scelta smart

piazza centrale di Brig raggiunta con un viaggio in treno con auto al seguito

Scegliere di viaggiare con auto al seguito non è solo una questione di comodità. È anche una scelta intelligente per risparmiare energie durante un viaggio lungo.

  • Zero stress da guida: invece di affrontare passi alpini con meteo incerto o chilometri di galleria, vi rilassate per 20 minuti in auto.
  • Prezzo competitivo: 25 CHF non sono nulla se paragonati al costo di un traforo alpino.
  • Flessibilità: il biglietto, acquistabile online, ha validità di un anno intero. Non è legato a un orario specifico: quando arrivate, salite.
  • Sicurezza: nessuno scende dall’auto durante il viaggio, quindi nessun rischio di furti.
  • Esperienza diversa: non capita tutti i giorni di parcheggiare la macchina su un treno e attraversare le Alpi.

E voi, l’avete mai provato?

Ora siamo curiose di sapere la vostra esperienza: avete mai scelto di viaggiare in treno con auto al seguito in Svizzera o altrove? Vi piacerebbe provare questa modalità alternativa durante un on the road? Raccontatecelo nei commenti: siamo sicure che questa opzione sorprenderà anche voi.