Mostarda cremonese: cos’è e come si prepara.

Se vi è capitato di essere in Lombardia verso il periodo natalizio avrete forse visto nelle vetrine di salumerie e gastronomie, la mostarda cremonese, un mix di frutta sapientemente mescolata con zucchero e senape. Ma attenzione, non è un dolce e non è assolutamente da confondere con la mustard americana o la moûtarde francese. Queste ultime due infatti, altro non sono che la nostra comune senape. La mostarda cremonese è qualcosa di difficile da spiegare.

La mostarda è senza dubbio una delle eccellenze italiane e non è nemmeno così tanto diffusa, tanto che non l’abbiamo quasi mai vista all’estero. Ma cos’è? Un contorno? Un antipasto? Uno stuzzichino?

Pensatela come volete, ma per chi abita in Lombardia, la mostarda è un complemento che non può mancare sulla tavola di Natale e delle grandi feste di famiglia. In genere accompagna bolliti misti, salumi e formaggi e più è piccante, più è apprezzata. In alcune località, la mostarda viene utilizzata anche come ingrediente, un esempio sono i ravioli di zucca mantovana che contengono nel ripieno oltre alla zucca e agli amaretti, una piccola quantità di mostarda.

mostarda cremonese © Food & Viaggi

QUANTE MOSTARDE ESISTONO E QUAL E’ QUELLA TRADIZIONALE?

Ogni regione ha elaborato ricette diverse, ma quelle più famose sono quelle di Cremona, di Mantova, di Voghera e di Carpi tutte a base di senape. Poi c’è la mostarda piemontese, calabrese e quella siciliana che invece della senape utilizzano il “mosto cotto”, da cui deriva il nome “mostarda” e che non hanno quasi nulla in comune con le ricette di Lombardia e dell’Emilia.

Anche in Toscana si utilizza il mosto cotto associato però a scorze di agrumi, cannella e chiodino di garofano.

Noi siamo delle fan della mostarda cremonese di frutta mista, sebbene ogni giorno escono novità assolute. E’ facile trovare in commercio mostarda di un solo tipo di frutta, o di agrumi o addirittura mostarda di ortaggi quali: peperoni, cipolle e pomodori verdi e rossi.

mostarda cremonese © Food & Viaggi

COME SI PREPARA?

La preparazione della mostarda cremonese è abbastanza semplice, anche se alcuni diranno che la ricetta vera, quella originale, nessuno la racconterà mai. Noi abbiamo provato a fare la versione cremonese, con la frutta mista e questi sono ingredienti e quantità.

Mettete in una ciotola:

  • 800 gr di frutta: pere, mandarini, fichi, albicocche, pesche, ciliegine e cedro. Se i frutti sono grandi, tagliateli a metà, se invece sono di piccole dimensioni lasciateli interi;
  • 450 gr di zucchero

Coprite la ciotola con un canovaccio e lasciate macerare la frutta sbucciata con lo zucchero per 24 ore.

Il giorno seguente mettete la frutta e il liquido zuccherato in una pentola. Portare ad ebollizione e lasciare cuocere per 5 minuti. Ripetete questa operazione per i due giorni successivi. 

All’ultima cottura aggiungete alla frutta zuccherata 10-12 gocce di essenza di senape. Per questa operazione raccomandiamo la massima attenzione: l’essenza di senape è tossica se inalata. Consigliamo l’utilizzo di una mascherina e di farlo lontano dai bambini o da animali domestici.

Al termine mescolate bene la frutta e inseritela in vasi con coperchi ermetici, preventivamente sterilizzati. E’ possibile consumarla da subito.

PHOTOGALLERY © Food & Viaggi

EVENTI LEGATI ALLA MOSTARDA

Mantova e Cremona organizzano da 5 anni, la Fiera della Mostarda, in programma nel mese di ottobre. Lo scopo della manifestazione è quello di valorizzare questo prodotto tipico con nuove interpretazioni dove la tradizione gastronomica incontra la cucina contemporanea. Info e dettagli sul sito ufficiale

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11 commenti su “Mostarda cremonese: cos’è e come si prepara.

  1. Mi hai aperto un universo riguardo la mostarda! Non credevo esistessero così tante varietà. Prima di leggerti per me la mostarda era solo quella nel tubetto. Ora sono curiosa di provare la tua ricetta.

  2. esistono diversi tipi di mostarda ognuno ha le sue tradizioni, questa la conoscevo in effetti e so a Cremona fanno anche il Festival della mostarda verso la fine dell’autunno

  3. Adoro la mostarda sia con il formaggio che con i bolliti. Ogni volta che vado a Cremona torno a casa con i miei vasetti pieni di mostarda. Una volta amavo solo le pere e chiedevo di mettermi solo quelle se possibile. Oggi invece ho scoperto che mi piacciono anche pesche, albicocche e le piccantissime ciliegine. E’ proprio vero che “ogni lustro si cambia gusto”. 😉

  4. Ho provato quella piemontese che come hai scritto contiente il mosto: anche l’aspetto è diverso da quella cremonese perché la “nostra” è molto scura (e se posso dire la verità non mi piace tantissimo…)
    La mostarda cremonese non l’ho mai provata e mi ispira parecchio, soprattutto insieme al bollito. Dici che anche una negata come me in cucina può farcela a prepararla senza fare disastri?

    1. So che parliamo di una delle eccellenze gastronomiche di questo paese, ma a me proprio non piace! Ha un sapore davvero troppo pungente per i miei gusti. Interessante però sapere come si prepara!

    2. Io l’ho provata quando sono stata a Cremona e non rientra nei miei gusti, nonostante mi piaccia un po’ tutto. Però ho voluto provarla, sono dell’idea che bisogna assaggiare tutto ? Magari proverò quella piemontese in futuro!

  5. Da circa un mesetto ho un vasetto con della frutta colorata nella dispensa. Regalo di un collega di lavoro, lo passo tra le mani spesso e mi chiedo… E mó che ci faccio? Poi ho letto il vostro articolo, ed ora so che dovrò necessariamente provare questa meraviglia con un bollito❤️

  6. Non ero assolutamente a conoscenza di questo prodotto tipico lombardo, la prima cosa che mi è venuta in mente quando ho letto l’articolo era infatti la senape americana ma credo che questa sia molto più interessante da provare, la proverei volentieri con i formaggi!

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