Borghi di Toscana: Buonconvento, il borgo fortunato

La Val D’Orcia sta diventando un appuntamento importante per noi e durante il nostro classico itinerario fotografico invernale, abbiamo fatto una deviazione di percorso verso Buonconvento (SI).

Il comune conta circa 3000 abitanti, si trova in provincia di Siena e insieme ai comuni di Asciano, Monteroni d’Arbia, Montalcino, Rapolano Terme e Trequanda forma il Circondario delle Crete Senesi.

Buonconvento è inserito nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia, noi ci siamo andate principalmente per pranzo, ma volevamo visitare il borgo che nonostante i pochi residenti (357), offre locali per poter mangiare piatti tipici della zona.

Buonconvento comprende tre frazioni principali: Bibbiano (88 abitanti) Ponte d’Arbia (27 abitanti) e Serravalle (17 abitanti) quest’ultima famosa per l’avvelenamento dell’imperatore Enrico VII di Lussemburgo, in visita a Buonconvento nel 1313. Si dice che un frate avvelenò l’imperatore durante la comunione e che morí proprio a Serravalle. 

Segnaliamo un grande parcheggio a pagamento proprio a ridosso delle antiche mura – molto comodo – al costo di 1 euro/ora.

Buonconvento

Dopo un breve giro di ricognizione del borgo durato circa 15 minuti, ci dirigiamo verso la via principle in cerca di un posto per pranzare. 

Non vogliamo mangiare nulla di impegnativo, ma abbiamo fame e abbiamo voglia di cibo nostrano.

Incrociamo solo due persone tra i vicoli di Buonconvento. Sembra un borgo fantasma, ma si sentono profumi di di ragù, di brace. Il borgo è piccolo, ma vivo. Vediamo la chiesa di San Pietro e Paolo e la torre del Comune, e al di là di quello che si potrebbe pensare, ci sono diversi ristoranti. 

Chiesa di SS Pietro e Paolo, Buonconvento

Noi optiamo per la Trattoria da Mario. Varchiamo la soglia e sorpresa: il locale è pieno. Ma veramente full! Non c’era nessuno tra i vicoli perché erano già tutti a tavola!

Tranquilli, c’è posto! Ci viene incontro una signora molto risoluta sulla settantina. Ci fa accomodare e ci porta subito una bottiglia d’acqua fresca. 

Ordiniamo velocemente: un carpaccio d’angus da dividere, uno spaghetto all carbonara e una bistecca con patate al forno. Insomma abbiamo ordinato quello che noi chiamiamo “comfort food“!

Carbonara - Buonconvento

Ci servono velocemente con una gentilezza genuina, i gusti sono ben amalgamati, il carpaccio è sublime. Una carne così morbida e saporita l’abbiamo mangiata poche volte! Buona anche la pasta alla carbonara – rigorosamente cucinata con guanciale locale. La bistecca morbida e succosa, ma croccante all’esterno. Insomma tutto buono, come se si mangiasse a casa. Conto nella norma. È una trattoria, mica un locale stellato!

Usciamo dalla trattoria entusiaste e felici. Facciamo un ultimo giro di ricognizione. Sono le 14:30 e mentre torniamo al parcheggio incontriamo solo qualche gatto che ci segue sospettoso. 

Il borgo è davvero una meraviglia, si mangia bene ed è molto ben organizzato. Se non ci siete ancora stati e vi trovate in zona, non lasciatevi scappare la visita a Buonconvento. 

PHOTOGALLERY

Curiosità 

Il nome Buonconvento deriva dal latino “Bonus Conventus” luogo felice, fortunato. Diciamo quindi che ci siamo andate anche per questo! Speriamo ci porti fortuna ☘️ 

Questi sono proprio i borghi che cerchiamo! Piccoli, ospitali nonostante i pochissimi abitanti. Borghi in cui lasciarsi andare all’olfatto, e seguire l’odore di brace e di ragú. Borghi che il tempo non scalfisce, e rimangono li inermi, aspettando proprio qualcuno che ne apprezzi le viuzze e i portoncini.

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